Balestro del  Girifalco

 

"...Che si dia alli giovani qualche exsercizio laudevole, provveduto che sia che quattro volte l'anno si facci balestrare di tre mesi in tre mesi, balestrandosi ogni volta tre volte, ciò è in tre dì festivi e comandati e qualunque in quelli tre dì averà più colpi a lui sia donato un balestro daccjaio col girello essendo Massetano et abitante in Massa e non ad altri..."

 

E' questa una parte della deliberazione del Consiglio Generale del Comune e del Popolo della Città di Massa del 28 luglio 1476, conservata nella biblioteca di Massa Marittima ed è questa la prova storica che nella città di Massa Marittima si praticava il Balestro del Girifalco che risorgeva in città il 12 giugno 1960.

Da allora, per due volte all'anno, nel mese di maggio (la domenica successiva al 20 maggio giorno della nascita di San Bernardino degli Albizeschi, conosciuto come da Siena) e la seconda domenica di agosto a Massa Marittima è gran festa per la disfida fra i balestrieri dei Terzieri.

Ogni balestriere, ventiquattro in totale, scaglia una sola freccia verso il "corniolo" o "tasso", il bersaglio a forma di tronco di cono posto a 36 metri di distanza dal banco di tiro.

Vince il tiratore che riesce a piazzare la sua freccia il più vicino possibile al centro del bersaglio.

Al Balestriere vincitore va in premio una freccia d'oro realizzata da un artista del posto mentre al Terziere di appartenenza viene consegnato il "Palio" un serico drappo dipinto da artisti  di chiara fama e che rappresenta, oltre alle obbligatorie simbologie araldiche, la dedicazione della manifestazione che varia per ogni edizione ma deve essere sempre abbinata per il Balestro di Maggio a San Bernardino da Siena ,  al Libero Comune Massano per quello di Agosto.

Alla rievocazione storica del Balestro del Girifalco prendono parte oltre 200 comparse che indossano i costumi dell'era medioevale.